Il festival, le edizioni passate, la gallery.


Immaginare il programma di un festival significa sognare ad occhi aperti lo scenario di una intera estate, come fosse un quadro da dipingere che rimarrà appeso nella galleria di una manifestazione che punta, ogni anno, a rinnovarsi e rigenerarsi nel nome di Mascagni. Significa, per me, progettare un festival che possa diffondersi nel mondo, con una forte proiezione internazionale e che nello stesso tempo possa raccontare Livorno e la sua provincia grazie al suo grande radicamento con il territorio.

E’ importante quindi ripartire insieme alle istituzioni, agli sponsor, ai mecenati, che dall’ inizio di questo progetto ci sono vicini, nonostante gli anni duri che abbiamo passato. Vicini con l’intento di creare una rete sempre più importante che possa far crescere il Mascagni Festival e renderlo negli anni fulcro dell’offerta turistica e culturale di un territorio che ha molto da raccontare. Sarà l’anno di due prime volte: il festival rappresenta per la prima volta l’opera Pinotta, in prima esecuzione assoluta a Livorno nel novantesimo anniversario della prima rappresentazione. Cavalleria Rusticana, l’opera più eseguita al mondo del compositore livornese, per la prima volta nella storia sarà rappresentata sulla Terrazza Mascagni. Accanto ai due titoli mascagnani concerti lirici, sinfonici, sacri, reading teatrali, un concerto pop ed eventi di contaminazione musicale, che vedranno impegnate al massimo maestranze, tecnici e collaboratori del festival. Il tutto con un particolare occhio di riguardo all’ approfondimento della figura di Pietro Mascagni, alla sua storia di uomo, oltre che di compositore celebre. Livorno si trasformerà per otto settimane in un epicentro culturale mascagnano che proverà in ogni modo a contaminare con musica, recitazione e racconti le zone più suggestive della città.


 

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