Attenzione
Lo spettacolo delle 19 comprende un aperitivo, a partire dalle 19.
Lo spettacolo delle 21 comprende un apericena dalle 22 in poi.
Con “Melo-Logic: indagine in musica”, l’opera lirica diventa OPERA- GAME: un gioco interattivo tra interpreti e pubblico e un format mai tentato prima nella storia del teatro musicale. L’esperimento, che ha debuttato ad aprile scorso sui palcoscenici della Romagna destando l’immediata curiosità di stampa e critica, si propone come nuova frontiera di sperimentazione artistica, finalizzata ad innovare la divulgazione della musica attraverso l’uso della tecnologia digitale e dell’interattività, per un coinvolgimento totale degli spettatori. A proporlo è LaCorelli, Cooperativa artistica ravennate da sempre impegnata ad esplorare formule innovative, tra musica contemporanea e nuove frontiere narrative.
“MeloLogic” è quel che si direbbe un “melologo”, ovvero l’unione di “melos”, la musica, e “logos”, la parola detta, non cantata. Due attori, Camilla Berardi (Commissario) e Marco Montanari (Testimone) inscenano un giallo con al centro un delitto. Il loro racconto è accompagnato dalla musica eseguita dal vivo dall’Ensemble Tempo Primo, formato dalle prime parti dell’Orchestra Corelli e guidato da Alicia Montorsi Galli. Il copione? C’è ma non c’è, e la vera novità dello spettacolo è proprio questa, dal momento che sono gli spettatori in sala a dover decidere, direttamente con il loro smartphone, gli sviluppi della vicenda, decretando a loro insaputa anche la sequenza dei brani musicali, che cambiano a seconda delle decisioni dei presenti. Questo spiega perché lo spettacolo non sarà mai uguale a sé stesso: proprio come in un libro-game, la vicenda prenderà una piega diversa a seconda delle decisioni di chi l’ascolta. Scritta dal giovane autore di gialli Giacomo Sangiorgi, la storia di “Melo-Logic” è ispirata ad una celebre opera di fine Ottocento, e vive di dialoghi brillanti e di un clima leggero e divertito, vestita della musica del talentuoso compositore Danilo Comitini, tra i protagonisti della nuova generazione di autori contemporanei.
Lo spettacolo coinvolgerà in maniera interattiva gli spettatori in sala per la soluzione di un’indagine, trasformando l’opera tradizionale in “opera-game”, un format mai tentato prima. Il melologo, che vive per definizione di musica e parola, è ispirato a un celebre melodramma di fine Ottocento e sospeso nella dimensione intrigante di un thriller, pronto a coinvolgere e appassionare il pubblico. Ed è proprio a quest’ultimo che sono affidate le sorti della vicenda che viene narrata: attraverso un sistema digitale interattivo gli spettatori in sala esprimeranno in tempo reale le proprie scelte, cambiando il destino della narrazione. Come in un autentico libro-game, saranno queste scelte a condurre la ricerca dell’assassino, senza la certezza di riuscire a incastrarlo.